Chi sono i multipotenziali? No, non è un neologismo. È il termine con il quale si identificano quelle persone che mostrano interesse verso diverse attività, una forte curiosità intellettuale, creatività e capacità di eccellere in più settori.
I multipotenziali hanno bisogno di esplorare e di apprendere continuamente per saziare la loro inarrestabile fame di conoscenza.
Essere dotati di questo genere di capacità è stato spesso considerato come un minus perché si evidenziava l’incapacità, per queste persone, di definire precisamente un unico obiettivo e di focalizzarsi solo su quello, facendo sì che i multipotenziali si sentissero degli inconcludenti.
Di recente, invece, sono stati messi in risalto gli aspetti positivi dei multipotenziali che possono essere considerati delle menti brillanti che non si accontentano di un singolo interesse, ma ne perseguono tantissimi, e questo può essere un grosso vantaggio.
Ma andiamo a esaminare il discorso più da vicino.
Chi sono i multipotenziali: le origini del nome
Il termine deriva dall’inglese multipotentiality e, anche se in Italia è un concetto su cui si sono accesi i riflettori da poco, negli Stati Uniti appare già negli anni settanta in psicologia e psicologia dell’educazione.
A partire dagli anni novanta si presta sempre più attenzione alla tematica. In particolare Barbara Kerr, psicologa dell’educazione e docente di psicologia del counseling, ha contribuito ulteriormente ad approfondire alcune questioni relative alla multipotenzialità, che lei stessa definisce come “la capacità di selezionare e sviluppare più carriere grazie ad un’ampia varietà di interessi, attitudini, talenti e abilità”.
Multipotenzialità significa quindi avere tanti interessi e svolgere più attività eccellendo in ambiti diversi.
Perché è importante capire di essere persone multipotenziali?
Come accennato precedentemente, secondo un retaggio sociale che tende ad etichettare una persona, chi ha tanti interessi non potrà mai combinare qualcosa di concreto nella vita. Invece è proprio la curiosità verso discipline, anche profondamente diverse tra di loro, la vera ricchezza dei soggetti multipotenziali.
Chi ha queste capacità potrebbe sentirsi inadeguato, proprio perché la società non lo vede come un soggetto produttivo e realmente utile. Allo stesso modo il desiderio di cambiare continuamente può comportare uno stato di ansia e di instabilità.
Coloro che hanno questa caratteristica devono quindi essere consapevoli di ciò che sono, cioè “spugne” pronte ad assorbire di tutto e lanciarsi di volta in volta in più avventure, riuscendo sempre ad avere successo proprio in virtù di una mente elastica.
Oggi si tende a fare delle differenziazioni nette. Chi ha una mente matematica non può essere un creativo, chi suona musica non può appassionarsi di medicina e chi è esperto in materie letterarie non lo può essere in materie scientifiche. Vere blasfemie alle orecchie dei multipotenziali che sono invece la prova vivente di quanto siano falsi questi pregiudizi.
Ecco perché è importante prendere coscienza della propria condizione di multipotenziale, per vivere serenamente e soprattutto per dare libero sfogo alla propria voglia famelica di conoscere sempre e comunque cose nuove.
Come incanalare la propria multipotenzialità?
Gli approcci alla carriera di un multipotenziale sono fondamentalmente quattro:
- l’abbraccio di gruppo: in questo caso bisogna scegliere un lavoro multidisciplinare che consente di esplorare diversi ambiti. Un esempio: giornalista, fotografo e videomaker;
- l’alternanza di due lavori: se ci sono due attività che piacciono, allora è possibile trovare due lavori part-time. Magari si fa può fare l’insegnante a scuola la mattina e l’istruttore di palestra la sera;
- l’approccio Einstein: si può fare un solo lavoro, poiché bisogna avere comunque un introito sicuro per vivere, al quale però si possono affiancare tanti piccoli hobby;
- l’approccio della Fenice: come l’araba fenice, il multipotenziale dopo aver raggiunto il massimo in un settore o aver esaurito l’interesse, può tranquillamente rinnovarsi a ripartire con un’attività nuova di zecca.
I 5 “superpoteri” dei multipotenziali
Vediamo quali sono le caratteristiche vantaggiose dell’essere un multipotenziale:
- Capacità di sintetizzare le idee. Il primo potere è la capacità di sintetizzare le idee, talvolta mescolando e addirittura facendo convivere concetti diametralmente opposti. Il risultato finale è un’idea versatile, funzionale, duttile ed in grado di adattarsi ad ogni necessità e di fornire una soluzione ad ogni problema.
- Capacità di apprendimento veloce. Il secondo potere, e non potrebbe essere altrimenti, è la capacità di apprendimento veloce. Il multipotenziale si sente perfettamente a sua agio da principiante e non ha paura di uscire dalla sua “comfort zone”. Inoltre quando sceglie un nuovo settore lo fa per passione, non perché costretto.
- Capacità di adattarsi. Come terzo potere hanno una straordinaria capacità di adattarsi alle aziende, ai clienti, ai collaboratori, all’ambiente circostante ecc.
- Vedere il quadro generale delle cose. Il quarto potere consiste nell’abilità di vedere il quadro generale delle cose nel suo complesso e capire come connettere velocemente le idee individuali.
- Connettere in modo naturale professionisti. Infine, come quinto potere, riescono a connettere in modo naturale professionisti dei più disparati settori per creare nuove sinergie. La collaborazione tra specialisti e multipotenzali, ad esempio, è un connubio perfetto ed esplosivo.
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