In un mondo fortemente emancipato, le giovani donne hanno più opportunità per imporsi nel lavoro, non più terra di conquista di soli uomini. Talento, spirito d’iniziativa e voglia di rischiare sono sicuramente i pilastri da cui partire per avere successo nel mondo manageriale. Per capire come diventare manager in una società sempre più competitiva, servono però anche altre qualità e tanta voglia di migliorarsi.
Le donne, soprattutto quelle più giovani, devono raggiungere il giusto mix di umiltà ed ambizione per diventare brillanti manager, prendendo esempio da chi ha più esperienza, ma affidandosi allo stesso tempo al proprio istinto.
Nei seguenti paragrafi ti svelo come diventare una manager di successo e quali sono gli step fondamentali per raggiungere i tuoi obiettivi.
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Come diventare manager, l’importanza della resilienza
É uno dei neologismi più diffusi che abbiamo sentito ultimamente, soprattutto ai tempi del Covid: la resilienza. Ma cos’è la resilienza? Tecnicamente è la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. Tale termine è stato sdoganato anche nella psicologia, ed indica la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.
Di porte in faccia ne arrivano tantissime, soprattutto quando si è giovani. É normale, anzi è addirittura necessario per fortificare il carattere, perché solo chi è caduto sa come rialzarsi.
Ebbene ogni donna deve avere la capacità di resistere alle situazioni di forte stress o di sofferenza emotiva, rispondendo prontamente ad ogni difficoltà e riuscendo a trasformare le crisi in opportunità.
Non puoi sperare che vada sempre tutto bene, anzi il carattere e la grinta vanno tirati fuori proprio nei momenti di maggiore difficoltà, per ritornare più forti e convinte di prima.
Come costruire le mappe mentali
Le donne vengono spesso definite multitasking, nel senso che sono in grado di portare a termine diverse mansioni con successo.
Se è vero che questa caratteristica è intrinseca nelle donne, è anche vero che una mappa mentale può aiutare a gestire al meglio tutti i compiti.
Con una mappa mentale è possibile gestire contemporaneamente tutte le attività in programma, individuando quelle a cui dare priorità per ottimizzare i tempi e raggiungere risultati ottimali.
Così facendo è più facile capire come e a chi delegare, anticipando le possibili criticità e le attività secondarie che possono scaturire da un progetto in divenire.
Procedi a piccoli step per migliorarti
Le donne sono le migliori giudici di loro stesse, quindi devono imparare ad ascoltarsi ed osservarsi giorno per giorno, per capire dove e come migliorare.
Non devi porti da subito obiettivi troppo grandi, soprattutto se non sono ancora alla portata. Impara prima a crescere come donna e come manager, e per farlo devi darti obiettivi realistici ed obiettivamente raggiungibili.
Per aiutare il tuo percorso di auto-miglioramento annotati su un’agenda i piccoli traguardi che raggiungi in un giorno, in una settimana o in un mese. In questo modo rafforzerai la tua autostima e, col passar del tempo, potrai gradualmente ambire ad obiettivi sempre più importanti.
Come diventare manager, sfrutta il sesto senso femminile
Si dice che le donne abbiano un sesto senso, una sorta di “potere” che può essere associato all’istinto femminile. Quando sta per succedere qualcosa o si fiuta un affare, si parla appunto di sesto senso femminile.
L’istinto però non deve essere influenzato dall’emotività, altra caratteristiche tipica delle donne. Questo non significa che la manager deve essere una fredda calcolatrice, l’emotività è e resta una parte essenziale delle donne. Bisogna però misurarla e farla coesistere pacificamente con l’istinto femminile, ottenendo così un binomio vincente.
Questo può fare la differenza per diventare una manager di successo, soprattutto quando bisogna prendere decisioni importanti ed in breve tempo.
Formazione continua
La concorrenza oggi è altissima non solo tra uomini e donne, ma anche tra donne e donne. La competenza e la preparazione diventano quindi fattori decisivi che fanno pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra.
La formazione continua garantisce abilità e conoscenze spendibili nel mondo del lavoro, riuscendo così a differenziarsi ed offrire davvero un valore aggiunto.
Anche al di fuori del lavoro è quindi importante seguire corsi, aggiornamenti e seminari inerenti alla propria attività, per rafforzare ulteriormente le proprie competenze ed accrescere anche la propria cultura personale.
Fiducia incrollabile in se stesse
Concludiamo con un’ultima caratteristica necessaria per avere successo: avere la massima fiducia in se stesse. Tale concetto va di pari passo con la resilienza, con cui ha molti tratti in comune.
Possono capitare errori o piccoli insuccessi che, legittimamente ed umanamente, fanno dubitare di se stesse e delle proprie capacità. Cadute e risalite però fanno parte del percorso umano e lavorativo di crescita.
“Cadere non è un fallimento. Il fallimento è rimanere là dove si è caduti”: questa massima di Socrate esprime esattamente questo concetto. L’importante è credere sempre in se stesse, senza mai perdere l’entusiasmo e la voglia di volerci provare sempre e comunque.
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