Porsi degli obiettivi e cercare di dare il meglio di se stessi in quello che viene fatto ogni giorno, sia sul lavoro che nella vita privata, è sempre un ottimo metodo per migliorarsi.
Questo però non significa, pretendere troppo da se stessi, cercando di superare dei limiti in tutti i modi, potrebbe infatti rivelarsi controproducente, soprattutto se si tende a demonizzare alcuni insuccessi.
Il perfezionismo, quindi, è un’arma a doppio taglio che da un lato permette di incrementare le proprie competenze ma, dall’altro, aumenta le insicurezze. Ma come far fronte al perfezionismo? Ecco alcuni consigli che permettono di vivere più serenamente.
L’importanza di darsi delle regole
Ogni persona dovrebbe organizzare la propria vita seguendo delle regole che siano in grado di promuovere dei miglioramenti in tutti i campi, sia nella sfera privata che in quella lavorativa.
Avere delle regole permette di svolgere al meglio il lavoro, ma è importante che queste regole non diventino una gabbia dalla quale non riuscire più a liberarsi. Questo significa rispettare le regole ma, nello stesso tempo, accettare i propri errori ed essere consapevoli che sbagliare è lecito.
Il perfezionismo in questo senso è sbagliato perché, in caso di mancato successo, si cadrà in un vortice depressivo importante, quello che dovrebbe rappresentare un modo per migliorare si trasforma in frustrazione e in senso di fallimento.
La regola d’oro è quindi quella di seguire delle regole e un certo metodo di vita che permette di vivere al meglio ma, nello stesso tempo, vedere queste regole come un aiuto e non come un dovere.
Come far fronte al perfezionismo: accettare
La regola più importante per vivere serenamente e far fronte al perfezionismo è quella di accettarsi. Questo significa accettare i propri sbagli, gli errori fatti per inesperienza perché, non si deve mai perdere di vista il concetto che l’imperfezione serve per migliorare poiché, solo chi sbaglia riuscirà a comprendere cose nuove.
Accettare le proprie inperfezioni molto spesso è difficile e, per farlo, occorre prendere nel modo giusto qualsiasi tipo di attività nuova. In particolare, nel momento in cui si inizia un percorso mai fatto prima, bisogna mettere in conto che questo potrebbe non concludersi nel modo sperato.
Avere paura di sbagliare limita molto la creatività e la fantasia poiché non si sarà mai in grado di comprendere cosa fare. Per far fronte al perfezionismo, quindi, occorre imparare dai propri errori, provare nuovi percorsi, fare attività diverse da quelle passate e, se il risultato non è quello desiderato, rivedere tutti i passi fatti e cambiarne alcuni.
Come far fronte al perfezionismo: ricordare
Un altro valido consiglio per far fronte al perfezionismo è rappresentato dal ricordo.
Nel momento in cui non si riesce a portare a termine un progetto, è molto facile sentirsi demoralizzati e incapaci, soprattutto se si è dei perfezionisti.
Anche se è vero che un insuccesso riesce a destabilizzare molte persone, è anche vero che occorre ricordare tutto quello che di buono è stato fatto fino a questo momento.
Una regola d’oro è quindi quella di ricordare i successi passati quando quelli presenti tardano ad arrivare. Concentrando l’attenzione su ciò che si è riusciti ad ottenere, si riuscirà a vivere più serenamente.
Far fronte al perfezionismo perdendo il controllo
Molto spesso i perfezionisti tendono a tenere tutto dentro e a non esternare i propri sentimenti riguardo un insuccesso. Per far fronte a questo problema è importante, qualche volta, perdere il controllo.
Questo non significa mollare tutto e andarsene ma arrendersi e aspettare tempi migliori. Non è possibile, infatti, tenere sempre tutto sotto controllo e, lasciare che le cose vadano per la loro strada senza nessun tipo di influenza è, molto spesso, la soluzione migliore.
Sfogarsi con persone di fiducia, delegando alcuni compiti, è una buona idea soprattutto se si sta vivendo un periodo di forte stress. Occorre sempre ricordare che non è possibile tenere tutto sotto controllo.
Ricordarsi sempre che la perfezione non esiste
Per vivere serenamente e accettarsi la regola principale è quella di essere consapevoli che la perfezione non esiste.
Ogni persona ha dei punti deboli e delle capacità che altre non hanno; ci sono persone in grado di fare alcune attività che altre non sanno fare ma, nello stesso tempo, non sono in grado di svolgerne alcune.