Le donne lavoratrici sono chiamate a sopportare ogni giorno un carico eccessivo di stress derivante da impegni lavorativi, familiari e personali. Lo stress in un certo senso è fisiologico, soprattutto in un mondo così vorticoso e sempre interconnesso dove è davvero difficile staccare la spina e dedicare del tempo a se stesse. Tuttavia lo stress, se non gestito adeguatamente, può diventare una vera patologia e avere effetti anche pericolosi, come depressione, ansia, nervosismo eccessivo, mancanza di empatia e difficoltà di godersi i momenti belli e rilassanti. E allora come gestire lo stress in famiglia?
Abbiamo raccolto una serie di consigli e di comportamenti utili che possono sicuramente aiutare a superare o quanto meno gestire con oculatezza i momenti di maggiore stress.
Come gestire lo stress in famiglia? Sfogati, rilassati e perdonati
Accumulare lo stress senza mai espellerlo è controproducente e può portare a conseguenze molto gravi come un esaurimento nervoso.
Sin da bambine alle donne viene chiesto sempre di più e si cresce con la necessità di dover dimostrare costantemente qualcosa.
Ogni donna quindi ha la convinzione di dover diventare una “wonder woman”, ma si tratta di esseri umani con le loro debolezze, fragilità e limiti.
Lo stress rischia quindi di essere somatizzato, con conseguenze negative per la mente e anche per il corpo. Non a caso molte patologie fisiche sono collegate proprio a un livello eccessivo di stress.
Come buttarlo fuori? Parlando e sfogandosi con il partner, con un’amica, con un familiare o anche con un collega con il quale magari si ha meno confidenza e quindi si parla con più franchezza.
Queste persone, con tutte le buone intenzioni, non sempre riescono a dare i consigli migliori. Non bisogna quindi vergognarsi di rivolgersi ad uno psicologo che, a differenza di quanto si pensa, non è il “medico dei pazzi” ma una figura professionale che può aiutare a stare meglio.
Del resto come esiste il medico del corpo esiste anche il medico della mente, quale appunto lo psicologo. Perché non rivolgersi a lui se fa stare meglio?
Infine bisogna imparare a perdonarsi ad esempio quando si sgrida un figlio o si ha una reazione troppo emotiva sul lavoro. Lo stress tira brutti scherzi e uno psicologo aiuta per l’appunto a gestire meglio la rabbia e a controllare le emozioni senza risvolti negativi.
Fai attività fisica
Può sembrare una banalità, ma è fondamentale fare attività fisica che ha tanti benefici anche da un punto di vista mentale.
L’attività fisica consente di espellere le tossine negative e stimola il rilascio dell’ossitocina, stimolando così il relax e il buon umore.
Muoversi è ancora più importante per chi è mamma e lavoratrice, quindi sottoposta ad un livello di stress molto elevato.
Allo sport si possono affiancare attività di meditazione, come lo yoga, così da rafforzare il fisico e la mente ed essere più resilienti e forti dinanzi alle difficoltà.
Dedicati una follia di tanto in tanto
Anche la monotonia è alleata dello stress, poiché si trasforma in una sorta di gabbia che non lascia intravedere molte prospettive.
Ecco perché ogni tanto bisogna concedersi una piccola follia. Non si tratta di colpi di testa, ma di piccole deviazioni dalla routine come un weekend in famiglia, un semplice aperitivo con le amiche o una serata in discoteca.
Piccole cose che smuovono un po’ la routine quotidiana e che danno quella “botta” di vita per uscire ogni tanto dal solito tran tran.
Cogli i segnali di disagio dei tuoi figli
Se parliamo di mamme lavoratrici non possiamo certo ignorare i figli che regalano gioie ma anche tante preoccupazioni. Per le mamme i figli possono essere fonte di stress e ansia.
Ebbene gli esperti consigliano di cogliere i segnali di disagio dei figli, tenendo conto anche dei vari momenti della loro vita.
Se ad esempio un bambino fa i capricci dopo i primi giorni di asilo, non c’è da preoccuparsi più di tanto. Sono stati allontanati dalla loro “comfort zone”, quindi è naturale che si sentano un po’ destabilizzati. Basta dare loro il tempo di abituarsi alla nuova routine.
Allo stesso modo se i figli iniziano ad essere particolarmente ribelli o “criptici” nella fase adolescenziale, non c’è motivo di stressarsi e preoccuparsi più di tanto.
É una delicata fase di transizione dall’età infantile a quella adulta, quindi è normale attendersi qualche “incidente di percorso”.
Se i problemi dovessero perdurare a lungo, allora è il caso di rivolgersi ad uno specialista per individuare il problema e intervenire tempestivamente.
Come gestire lo stress in famiglia: costruisciti un luogo sicuro
Un altro consiglio per allentare lo stress è individuare un luogo sicuro, che può essere di fantasia oppure reale. La stessa cosa si può fare con i propri figli per farli sentire sempre sicuri e protetti.
Scegli un porto sicuro dove rifugiarti e, se hai scelto un luogo fisico, adibiscilo per fare attività piacevoli per te e per tutta la famiglia. Qui puoi leggere, guardare la tua seria tv preferita, colorare con i tuoi bambini o semplicemente schiacciare un pisolino per staccare la spina e crearti un angolino tutto tuo dove rifugiarti quando ti senti minacciata o sotto stress.
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