Contro il logorio della vita moderna esistono tante pratiche e tecniche rilassanti, soprattutto per le donne lavoratrici sballottolate tra impegni lavorativi e familiari. Una di queste è la mindfulness, una pratica molto diffusa all’interno delle aziende e che può aiutare le donne che lavorano a trovare il loro equilibrio psicofisico. In questo articolo analizziamo cos’è la mindfulness e come sfruttarla al massimo.
Gli elementi che caratterizzano la mindfulness sono essenzialmente due: l’attenzione e la consapevolezza. Questi due fattori sono alla base della mindfulness in quanto attraverso l’attenzione e la consapevolezza le persone si rendono conto dello stato di disequilibrio interiore che stanno vivendo. Tale stato di disequilibrio viene poi combattuto focalizzando la propria attenzione su quello che è il momento presente.
Cos’è la mindfulness e quando nasce?
La pratica della mindfulness nasce nel 1979 grazie al lavoro del biologo Jon Kabat-Zinn. Lo studioso creò un protocollo che poteva essere utilizzato in ambito clinico per introdurre la pratica meditativa della consapevolezza di sé. L’obiettivo di Kabat-Zinn era quello di creare un’alternativa all’uso dei medicinali, pratica tipicamente occidentale, per ridurre il dolore con l’esercizio individuale della meditazione. Alcune persone infatti tendono a somatizzare i loro problemi trasformandoli in dolore fisico.
Attualmente, soprattutto dal punto di vista scientifico e nell’ambito delle neuroscienze, si è capito quanto la mindfulness in azienda sia importante per un continuo miglioramento, per lo sviluppo della consapevolezza di sé e per rendere più efficaci le relazioni con gli altri.
Le ricerche effettuate da Kabat-Zinn hanno dimostrato come le persone che praticano la mindfulness in azienda, o comunque nel loro ambito lavorativo, riescono ad essere più rilassate, ad avere una maggiore autostima, ad essere più energiche e a sviluppare una maggiore resilienza ai cambiamenti che si possono verificare durante la carriera. A questo si aggiunge una riduzione dello stress e lo sviluppo del benessere che consentono di essere più attente e più curiose sul lavoro e di sviluppare qualità come la gentilezza e la disponibilità verso gli altri.
La mindfulness al servizio delle donne lavoratrici
Sono sempre di più le lavoratrici che chiedono alle loro aziende di utilizzare la mindfulness in modo da ridurre lo stress dovuto al troppo lavoro. E proprio per questo motivo sono sempre di più le aziende italiane e straniere che fanno ricorso alla mindfulness.
A lungo andare la mindfulness in azienda diventerà sempre più presente soprattutto per aiutare quelle donne che, pur seguendo corsi di miglioramento personale, non riescono ad utilizzare le capacità acquisite anche nella vita di tutti i giorni. Questo succede perché sono poco centrate sul momento presente e proiettate verso problemi futuri e inoltre sono influenzate da giudizi e pensieri ripetitivi.
Una delle caratteristiche più importanti della mindfulness in azienda è quella di riuscire a rispondere a degli stimoli esterni non sempre allo stesso modo, ma creando delle risposte nuove e alternative a problemi già esistenti o comunque abitudinari. Questo avviene perché la mindfulness aiuta ad essere lucidi nel momento in cui si deve scegliere una risposta ad una situazione di difficoltà o di criticità che si viene a creare, senza andare nel panico o demoralizzarsi. In pratica la mindfulness aiuta a sviluppare un pensiero intuitivo che si contrappone al pensiero schematico.
Le donne che lavorano e praticano la mindfulness in azienda riscontrano il vantaggio di affrontare in maniera efficace il proprio lavoro, sia che decidano di fare carriera sia se incontrano delle limitazioni interiori o dal punto di vista organizzativo. Le conseguenze positive che derivano dalla pratica della mindfulness sono soprattutto due:
- diminuisce l’irritabilità, il nervosismo, l’insonnia e garantisce una maggiore concentrazione;
- aumenta la possibilità di prendere decisioni corrette sia nella vita privata che nel proprio ambito lavorativo.
Gli effetti positivi sulle aziende
La mindfulness può contribuire al successo a lungo termine dell’azienda. Infatti, come abbiamo visto, investire nelle pratiche di mindfulness può ridurre i costi legati allo stress e ai problemi di salute mentale dei dipendenti, migliorare la soddisfazione lavorativa e di conseguenza la produttività e aumentare l’innovazione e la creatività all’interno dell’azienda. Inoltre, un’azienda che promuove la mindfulness, dimostra di mettere al centro il benessere dei suoi dipendenti, migliorando così la propria reputazione e diventando più attrattiva agli occhi dei migliori talenti.
Se si permette alle proprie dipendenti di praticare la mindfulness insieme, si crea un senso di comunità e solidarietà che ha come obiettivo la crescita della cooperazione e del sostegno reciproco. Inoltre la pratica della mindfulness può migliorare la comunicazione interpersonale, aumentando in maniera considerevole l’empatia e la comprensione tra colleghi e dirigenti.
Le persone che praticano la mindfulness hanno maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e delle proprie reazioni, questo fa sì che prendano decisioni più ragionate e più comprensive e che siano in grado di gestire situazioni stressanti in manieri molto efficace.
In conclusione dunque possiamo affermare che la mindfulness è un processo di apprendimento che dura tutta la vita e che diventa un percorso che definisce il proprio modo di vivere. Infatti i risultati di questa pratica, che diventa un atteggiamento pratico e naturale, si vedono solo nel medio-lungo termine.
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