Le donne manager in viaggio sono aumentate notevolmente negli ultimi anni grazie ad una maggiore emancipazione. Le stesse aziende quando bisogna chiudere un contratto o discutere di una futura collaborazione preferiscono inviare donne poiché hanno una maggiore diplomazia e tatto. Tuttavia è necessario guardare anche l’altra faccia della medaglia che evidenzia i pericoli per le manager che viaggiano da sole soprattutto in determinati paesi.
Esistono mete pericolose per le donne che viaggiano da sole che andrebbero evitate, ma se si tratta di un viaggio di lavoro la situazione cambia ed in tal caso è opportuno quanto meno adottare le dovute contromisure.
Le donne manager che viaggiano per lavoro devono pretendere dalla loro azienda livelli elevati di sicurezza sia per quanto riguarda la propria incolumità sia per quella dei propri oggetti al seguito.
Cosa rischiano le donne manager in viaggio?
In alcuni paesi non occidentali, un po’ per una questione culturale ed un po’ per vuoti giuridici e legislativi, le donne manager corrono molti più pericoli a viaggiare da sole rispetto ai loro colleghi maschi. Le donne da sole sono considerate “soft targets”, cioè obiettivi vulnerabili, ed in quanto tali devono assicurarsi un livello di protezione molto più alto rispetto ai consueti standard. Le principali minacce per le donne in viaggio sono: molestie sessuali, aggressioni sessuali e furto di borse ed oggetti personali.
Cos’è il Risk Assessment e come valutarlo
Prima di ogni viaggio le aziende devono effettuare un Risk Assessment (RA), cioè una valutazione sui potenziali pericoli di un paese. Il RA si focalizza su: sicurezza, condizioni ambientali ed igieniche, leggi locali, situazione politica ed economica, abitudini, norme culturali e ruolo della donna.
Per una donna che si reca all’estero è di fondamentale importanza conoscere tutti questi aspetti così da adeguarsi sia a livello comportamentale che di abbigliamento. Determinati comportamenti che in Occidente sono considerati normali in alcuni paesi mediorientali vengono ritenuti immorali e addirittura illegali.
In base all’RA quindi l’azienda deve stilare i potenziali pericoli, i modi migliori per affrontarli ed eventualmente una strategia di gestione del rischio adeguata. Le aziende inoltre hanno il compito di garantire il supporto adeguato in caso di necessità ed una consulenza specifica sui problemi internazionali relativi alla salute, alla sicurezza ed all’incolumità personale.
Il viaggio deve essere pianificato nei minimi dettagli: dal trasporto in loco alla conoscenza di chi programma e gestisce l’intero servizio, del conducente dell’auto e del personale di sicurezza. In genere è consigliabile farsi spedire preventivamente le foto e i dati personali delle persone che si occuperanno dell’intera gestione del viaggio.
Consigli utili per le donne manager
L’azienda deve fare tutto ciò che è in suo potere per garantire la massima sicurezza alle donne manager, ma anche loro devono mantenere un profilo basso per non esporsi a troppi pericoli. Nei paesi musulmani, ma in genere in qualsiasi altro posto al mondo, è preferibile non vestire in modo troppo vistoso altrimenti è più facile attirare l’attenzione di malintenzionati.
É fortemente sconsigliato parlare dei propri interessi personali, di informazioni private e dei motivi del proprio viaggio con persone sconosciute che potrebbero utilizzare questi dati a proprio vantaggio.
La maggior parte dei furti e delle effrazioni negli alberghi si verifica ai primi piani, quindi è meglio soggiornare nei piani superiori degli hotel. É opportuno prenotare stanze in prossimità dell’ascensore, così da non dover percorrere lunghi corridoi. Alcuni alberghi addirittura prenotano interi piani esclusivamente per donne, evitando così qualsiasi incontro poco gradito.
In alcuni paesi la polizia potrebbe mostrarsi poco cordiale o addirittura ostile nei confronti delle donne che hanno subito un furto o un’aggressione. In questi casi l’azienda deve indicare qual è la linea di comportamento più indicata e spiegare come intende fornire supporto alla vittima.
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