Tra il lavoro, casa e figli anche il tempo per fare la spesa non è mai tanto e spesso si finisce per mettere nel carrello di tutto e di più senza leggere con attenzione le etichette. Eppure per noi consumatori è importante leggere con attenzione le etichette che contengono tutte le informazioni che il produttore comunica ai suoi clienti.
Sulle etichette troviamo valori nutrizionali, stabilimento di produzione, possibili allergeni, certificazioni e chi ne ha più ne metta. Per questo è davvero difficile districarsi tra sigle sconosciute, marchi poco noti e a rendere tutto più difficile, anche la spesa alimentare, sono le tante notizie di cronaca che generano allarme sulla salute del cibo che mettiamo in tavola.
Non c’è giorno infatti, che non si legga di scandali alimentari, prodotti contraffatti e veri e propri illeciti che riguardano il cibo che arriva nel nostro piatto. Ecco perchè ho fatto un giro al supermercato e ho scoperto tante notizie interessanti che voglio condividere con te!
Frutta e verdura, l’etichettatura obbligatoria
La frutta e la verdura, sia se vendute sfuse sia confezionate, devono obbligatoriamente riportare un cartello che indica il nome della varietà (esempio “mela annurca” o “arance tarocco”), il paese d’origine ed eventuali additivi utilizzati in superficie.
Le informazioni devono essere chiare e trasparenti e solo gli agricoltori che vendono direttamente al consumatore non sono obbligati a dichiararle.
Latte e formaggi, cosa c’è da sapere
Latte, formaggi ma anche yogurt, burro e in generale tutti i prodotti lattiero – caseari sono sottoposti a obblighi di legge per l’etichettatura. Dal 2017 è fatto obbligo di riportare la provenienza delle materie prime su molti prodotti caseari.
In particolare deve essere indicato con chiarezza il paese di mungitura, ovvero nel quale è stato munto il latte e il paese in cui il latte è stato eventualmente condizionato o trasformato. Sono esclusi i prodotti che già hanno un marchio Dop e Igp.
L’elenco degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale
Le etichette apposte sui nostri alimenti devono riportare tutte le sostanze impiegate nella produzione, ovvero gli ingredienti. Essi sono elencati in ordine decrescente di peso. Anche gli allergeni devono essere ben evidenziati con un carattere diverso per stile e colore in modo che siano ben leggibili.
Gli allergeni sono diversi e a titolo di esempio cito le uova, i crostacei, arachidi, soia, frutta a guscio, senape, anidride solforosa e solfiti. Nel caso di “oli vegetali” o “grassi vegetali” l’etichetta dovrà indicare di preciso se si tratta di olio di palma, cocco o grassi idrogenati.
La dichiarazione nutrizionale riguarda invece tutte le indicazioni su valore energetico, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale che sono obbligatorie e devono essere riferite a 100 g/100 ml dell’alimento, oppure alla singola porzione.
In tutta l’Unione Europea troverai la stessa tipologia di dichiarazione poichè la legislazione è uguale per tutti i paesi membri e non riguarda gli integratori alimentari e le acque minerali. Inoltre per i prodotti non preimballati come ad esempio il pane, la frutta e la verdura, non vi sono obblighi di riportare la dichiarazione nutrizionale.