Perché le donne hanno più intuito dell’uomo? Una domanda che fino a qualche anno fa non si poneva neanche, dando per scontato che l’uomo avesse un maggiore intuito rispetto alla donna. Ed il famoso sesto senso femminile dove lo mettiamo? Procediamo con ordine per analizzare meglio la questione.
L’intuito, una facoltà ritenuta diversa dall’intelligenza, è stato considerato un aspetto fondamentale per la scienza, la filosofia e l’arte che per secoli ha comunque visto dominare gli uomini.
L’intuizione è stata studiata anche dalla scienza nel 1990 da John D.Mayer e Peter Salovey, e successivamente ripresa e analizzata da Daniel Golman nel 1995, con il nome di intelligenza emotiva.
Intelligenza ed intuito quindi non devono essere necessariamente separati o considerati come due cose distinte. L’intelligenza emotiva infatti rappresenta propria la capacità di usare contemporaneamente la logica e l’emotività, così da potersi rapportare meglio con gli altri.
Perché le donne hanno più intuito dell’uomo? Perché è una caratteristica più femminile che maschile
Empatizzare e comprendere le emozioni è fondamentale per capire come adattare il proprio comportamento e quindi rapportarsi ed entrare in sintonia con le altre persone. Allo stesso tempo risulta più facile capire il perché di determinate reazioni. Quando si tratta di empatia, le donne non hanno eguali. Proprio per questo motivo l’intuito, pur essendo una caratteristica che appartiene sia all’uomo che alla donna, è probabilmente più femminile che maschile.
Empatizzare con altre persone consente di percepire non solo le loro emozioni ed i loro pensieri, ma anche capire se l’ambiente circostante è favorevole oppure ostile. Questa capacità, tipica delle donne, consente loro di adeguarsi a situazioni anche molto diverse tra di loro. In questi casi non è necessario ricorrere al pensiero riflessivo, che invece richiede uno sforzo maggiore e soprattutto più tempo per capire le dinamiche di determinate situazioni e gli eventuali sviluppi futuri.
L’intuito delle donne si sviluppa già nel grembo materno
L’intuito delle donne comincia a svilupparsi già nella vita intrauterina. A questa conclusione sono giunti i ricercatori dell’Università di Granada, di Barcellona Pompeu Fabra e della Middlesex University di Londra che hanno condotto una ricerca poi pubblicata sulla rivista “Psychoneuroendocrinology”.
Cosa succede nel grembo materno? Secondo lo studio il cervello delle donne viene esposto a basse quantità di testosterone, l’ormone maschile che ha una forte influenza sull’intuito. Le differenze tra il cervello maschile e quello femminile quindi sarebbero dettate proprio dall’influenza degli ormoni sessuali, quindi ancor prima della nascita.
Il cervello maschile tende a concentrarsi maggiormente sui dettagli e sui piccoli particolari; il cervello femminile invece riesce a vedere il quadro complessivo delle cose in anticipo, proprio perché non viene “distratto” dalla ricerca di particolari che talvolta possono rivelarsi insignificanti.
La donna riesce a sviluppare questa capacità, quindi si crea una maggiore interconnessione tra i due emisferi del cervello femminile, che comunicano più velocemente tra di loro e si scambiano un numero maggiore di informazioni.
Gli studiosi hanno esaminato il corpo calloso delle donne, cioè il fascio di fibre nervose che collega i due emisferi, e hanno riscontrato una maggiore interconnessione rispetto al cervello maschile. In virtù di ciò il cervello delle donne risulta più intuitivo e capace di adattarsi a più situazioni contemporaneamente, senza perdere di lucidità. Ecco perché le donne hanno più intuito dell’uomo.
L’intuito non è “un colpo di genio”, ma il frutto di un’attenta elaborazione delle cose
Non dobbiamo però arrivare a conclusioni affrettate. Qualcuno potrebbe infatti pensare che l’intuito femminile sia una sorta di illuminazione, un colpo di genio nato quasi per caso dopo l’osservazione e l’analisi di dati superficiali e sparpagliati. Non è così.
L’intuito femminile nasce da un’osservazione maggiore ed una comprensione della realtà circostante, che naturalmente varia a seconda delle contingenze. In sostanza l’intuito femminile non è irrazionale né si basa su una riflessione estremamente razionale, ma è il frutto di un’elaborazione di tutte le cose analizzate per cogliere il centro di una questione.
Non è un caso che le donne, rispetto agli uomini, siano multitasking. Riescono a lavorare su più piani, anche profondamente diversi tra di loro, integrandoli perfettamente. Ecco perché le donne, mamme e lavoratrici, riescono a vivere in un equilibrio perfetto tra famiglia e lavoro. Cosa che invece risulta decisamente più complessa per gli uomini che, proprio per la loro “eccessiva” razionalità, faticano a scindere due piani. Quindi se fanno una cosa, difficilmente riescono a farne un’altra contemporaneamente. Oppure, anche se lo fanno, raccolgono risultati meno soddisfacenti rispetto alle donne.
A conferma di questa teoria arriva un altro studio effettuato sui neuroni specchio, che si attivano selettivamente ed involontariamente quando si compie un’azione o quando la si osserva mentre è compiuta da altri.
Ebbene questo studio dimostra che le donne riescono ad individuare gli errori molto più velocemente degli uomini. In conclusione quindi possiamo dire che la donna è più intuitiva dell’uomo: non più una semplice ipotesi, ma una teoria che ha anche il benestare della scienza.
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