Nelle filosofie e religioni orientali, in particolare quelle indiane, i chakra rivestono una grandissima importanza per la salute fisica e soprattutto mentale dell’uomo.
I chakra sono sette e a ognuno è associato un colore e un simbolo: il più importante, assieme a quello del plesso solare Manipura, è senza dubbio Muladhara ossia il chakra della radice al quale è legato il colore rosso e un fiore di loto con quattro petali.
Sbloccare il primo chakra, nei casi in cui questo non è ben allineato, significa vivere con una predisposizione diversa, certamente più positiva, più gioiosa e molto più consapevole.
Cosa è il primo Chakra e come sbloccarlo
Il termine Muladhara deriva dal sansrito e significa letteralmente sostegno alla base: il chakra della radice è il fondamento di tutti gli altri sei chakra, è il centro dell’energia ed è legato indissolubilmente a Madre Terra.
Dal punto di vista fisico infatti si trova alla base della stesa colonna vertebrale, in particolare nella zona perineale: da esso dipende la buona salute delle ghiandole surrenali, del’intestino, dei denti, delle ossa e degli arti inferiori.
Per capire se il tuo chakra della radice è bloccato, analizza il tuo modo di essere: se infatti ti senti letargico, poco motivato, apatico, con poca autostima per te stesso e in uno stato di perenne ansia, allora è probabile che il primo chakra non sia ben allineato.
Il chakra della radice potrebbe però anche essere fin troppo aperto tanto da portarti a sentieri particolarmente attaccati ai beni materiale e iperattivo. In tutti questi casi sbloccare il Muladhara è essenziale per renderti nuovamente positivo davanti alla vita, predisposto a nuovi inizi e a cambiamenti, abbandonando aggressività e materialismo.
Devi sapere che esistono molti modi per sbloccare il primo chakra, dallo yoga alla cromoterapia, dalla respirazione al ricorso a prodotti naturali. Ad esempio una tisana al tarassaco può aiutare a riattivare il Muladhara: l’importante è berla concentrandosi sul respiro e sul flusso energetico che dalla Terra risale verso di te e viceversa.
Puoi provare a praticare dei massaggi proprio sul primo chakra con olii essenziali legati alla Terra come:
- l’olio di cannella che favorisce l’apertura dei sensi;
- l’olio di sandalo che mette da parte la razionalità;
- l’olio di patchouli che favorisce la concentrazione e quello di vetiver dal potere afrodisiaco.
Puoi anche versare qualche goccia di questi olii essenziali in un bacinella di acqua calda e fare un pediluvio, agendo quindi sui piedi che hanno costantemente contatto con il suolo e dunque con la Terra.
Sbloccare il Muladhara con respirazione e yoga
Un metodo infallibile per aprire il primo chakra è riprendere il contatto con la natura: ti basterà recarti in un bosco, un prato, al mare o in montagna e dedicarti poi alla meditazione del radicamento.
Siediti a gambe incrociate con la schiena ben dritta, magari appoggiata a un tronco d’albero. Appoggia le mani per terra o tienile sopra le ginocchia con i palmi rivolti verso l’alto e concentrati sulla respirazione: devi fare 8 respiri quadrati ovvero inspira, trattieni, espira e trattieni ancora, stando attenta affinché ogni fase abbia la stessa durata.
Mentre fai questo, medita e cerca di catturare le energie che provengono dal suolo, scorrendo fino alla testa: la meditazione del radicamento deve durare intorno ai 15 minuti.
Lo yoga, con le sue posizioni asana, è poi il metodo principe per sbloccare questo essenziale fulcro di energia insito nel Muladhara.
La posizione dell’albero è la più consigliata tra quelle che puntano sull’equilibrio: devi sostanzialmente stare in equilibrio su una gamba, da mantenere tesa e forte, mentre l’altra gamba è sollevata con la pianta del piede appoggiata sul polpaccio della prima.
Il centro di gravità in questo asana si concentra tutto sul bacino, contribuendo così a stabilizzare il corpo e aumentare la consapevolezza di sè.
La posizione Sukhasana aiuta a lasciarsi andare, ad avere fiducia e ad allontanare la paura: siediti con le gambe incrociate, un piede sotto l’arto opposto e le ginocchia ben allargate, tanto da formare un triangolo perfetto.
Balasana è la posizione yoga che ti permette di sentire il sostegno della terra. Ti ritrovi in ginocchio con alluci ben uniti e natiche appoggiate sei talloni: espira con calma e posiziona il busto tra le due cosce, distendendo le braccia in avanti sempre mantenendo i palmi delle mani rivolte verso l’alto.
Mantieni questa posizione per almeno 30 secondi, concentrandoti sempre sulla respirazione.