Sindrome dell’ape regina tra donne manager: cos’è e come si gestisce

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Sindrome dell'ape regina

Hai mai sentito parlare della sindrome dell’ape regina? Secondo alcuni studi è un’attitudine configurabile coma una sorta di “bullismo” esercitato dalle manager nei confronti di altre donne per difendere il loro territorio. In base ad alcuni risultati condotti da un gruppo di ricercatori dell’università del Michigan negli anni ’70 le donne che arrivavano ai ruoli di potere rivolgevano le loro ostilità nei confronti soprattutto delle colleghe o delle dipendenti.

Se da un lato le donne si sono scrollate di dosso vecchi stereotipi e hanno conquistato posizioni di valore sgomitando, sudando e lottando dall’altro lato nascondono ancora un lato oscuro che i ricercatori hanno identificato come sindrome dell’ape regina. Scopriamo come nasce questo comportamento ed eventualmente come gestirlo.

Sindrome dell’ape regina: donne più “sessiste” dei maschi?

Per emanciparsi le donne hanno dovuto dimostrare più volte il loro valore e lavorare il doppio dei colleghi maschi per conquistarsi un posto di potere. Paradossalmente però, una volta arrivate al vertice, diventano più “sessiste” dei maschi ed ostacolano maggiormente soprattutto le dipendenti donne.

Come mai questo atteggiamento? Stando agli studi la manager ha già affrontato, sconfitto e “messo a bada” il collega o il dirigente maschio, quindi non rappresenta un rivale. Diversamente colleghe e dipendenti donna risultano molto pericolose poiché hanno le stesse armi della manager e, se sfruttate adeguatamente, possono capovolgere i rapporti di forza.

La donna manager quindi per difendere ciò che si è faticosamente conquistata esercita una sorta di “bullismo” nei confronti di altre donne per impedire che possano evolversi, migliorarsi ed eventualmente sconfiggerla in futuro sottraendole il posto.

Quale atteggiamento devono adottare le donne manager?

Grazie ad una maggiore empatia, discrezione, grazia e diplomazia nel condurre gli affari le donne hanno conquistato posti di potere ma per mantenere la loro leadership devono muoversi come un equilibrista su un filo.

Gli studi hanno dimostrato che una donna manager severa, ferma ed arrogante non è ben accettata in un luogo di lavoro, cosa che invece generalmente non accade con i boss maschi. Se invece risultano troppo tenere e comprensive possono perdere il rispetto dei dipendenti e dei dirigenti poiché il loro comportamento rischia di passare per debolezza.

Le manager per trovare il giusto mix devono adottare il sistema del “bastone e della carota”: essere severe con chi pensa di avere a che fare con una donna debole ed incapace di farsi rispettare, mostrarsi più comprensive verso chi lavora nel pieno rispetto delle regole.

É più facile a dirsi che a farsi, ma questo è l’unico modo per comportarsi in maniera coerente e corretta con tutti senza scalfire la propria leadership e ridurre considerevolmente lo stress lavorativo.

Sindrome dell’ape regina: donne sessiste in ambienti sessisti?

Studi economici e sociali condotti negli Stati Uniti ed in Olanda hanno rivelato un atteggiamento piuttosto interessante delle donne che risultano sessiste in ambienti sessisti. In pratica le donne manager si sono fatte strada secondo una mentalità maschilista e solo rispettando questo stato delle cose sono riuscite ad ottenere promozioni.

Sconvolgere questo sistema rischierebbe di destabilizzare lo “status quo” raggiunto col rischio quindi di perdere il posto di potere faticosamente conquistato. In sostanza la sindrome dell’ape regina paradossalmente si riscontra più facilmente in ambienti sessisti dove la donna viene continuamente svalutata.

I pregiudizi di genere tendono a considerare le donne deboli e poco adatte ai ruoli di potere, quindi una manager per dimostrare di essere diversa dalle altre tende a comportarsi come gli uomini.

Un gruppo di ricercatori dell’università di Leiden, in Olanda, indagando sulle lavoratrici nei Dipartimenti di Polizia ha concluso che le donne con un’identità di genere debole sono risultate leader con tratti tipicamente maschili, mentre le donne con un’identità di genere forte sono risultate più solidali verso le colleghe.

Comportarsi da ape regina quindi potrebbe essere una risposta adattiva in un contesto dominato da maschi.

Stop ai pregiudizi di genere

Se un’azienda consente alle donne di raggiungere determinate posizioni ma poi non fa nulla per abbattere i pregiudizi di genere la sindrome dell’ape regina per le manager diventa quasi una forma di sopravvivenza.

Abbattere i pregiudizi di genere è un passo necessario, poiché le donne sfruttando le loro innate e riconosciute capacità e collaborando insieme possono favorire la crescita dell’azienda e perfezionare ulteriormente le loro caratteristiche.

Fonte foto: pixabay

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Pina Tamburrino
Presidentessa Osservatorio Mondo Retail - MagicStore

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